Gli Ipogei della Cattedrale
Gli interventi di ristrutturazione e consolidamento della Cattedrale hanno dato la possibilità – attraverso indagini sulle strutture e lo studio di fonti documentarie di riscontro – di rinvenire strutture architettoniche risalenti ad epoche costruttive precedenti il XVI secolo. “Nascoste” fino al momento del sisma del 1980, lo scavo ha restituito resti di una chiesa a tre navate monossidate dell’XI secolo con cinque degli otto pilastri che la sorreggevano, parte della pavimentazione in basolato e uno stipite del portale d’ingresso meridionale. A tanto si aggiunge il ritrovamento di fosse di inumazione ricavate nella roccia e negli anfratti esterni alla chiesa con l’inattesa scoperta, sotto la zona absidale della Cattedrale, di una Cripta della vecchia chiesa completa di ambiente di accesso. È costituita da nove stalli in pietra sistemati ad emiciclo per la tumulazione di prelati. Questo metodo di sepoltura, favorendo la mummificazione, aveva necessità di allontanare i liquidi di decomposizione attraverso un canale di scolo che completa la struttura sepolcrale assicurando la conservazione dello scheletro e dei paramenti per molto tempo. Durante il consolidamento sono emersi inoltre altri elementi come resti di travature lignee che sorreggevano strutture di sogno di un soffitto a cassettoni appartenuto alla cappella seicentesca del “Monte dei Morti”, posta nella parte iniziale e sottostante il lato sinistro della navata centrale.