Il Sentiero delle Ripe
San Gerardo percorreva questo sentiero scosceso e pericoloso, per recarsi, ancora piccolo, a Capodigiano presso la Chiesa (oggi Santuario diocesano) dedicato alla Madonna delle Grazie, per giocare col Bambino che gli regalava un caldo e bianco panino. Oggi il sentiero è percorribile più agevolmente e offre l’opportunità di meditare e pregare sulle orme di San Gerardo, nonché di ammirare delle bellezze naturali, uniche nel loro genere. Lungo le pendici delle Ripe sono stati recuperati alcuni dei nove mulini ad acqua di epoca angioina, risalenti al sec.XIII e utilizzati dalla popolazione locale per la molitura dei cereali fino ai primi decenni del secolo scorso. Il sentiero si inerpica attraverso un percorso scosceso che parte dalla contrada Airola, sulla sponda orientale del burrone delle Ripe incontra 6 mulini ad acqua ed una gualchiera, per poi raggiungere in alto il Castello longobardo. Ha certamente rappresentato la struttura viaria più importante del primo insediamento di Muro e successivamente, intorno all’XI° secolo, viene inglobata – per il tratto che lo attraversa – dal borgo medievale del Pianello con una porta d’accesso. Successivamente si migliora la sua percorribilità ampliando la sede stradale, costruendo muretti di contenimento ed edificando un ponte romanico che permette un’agevole attraversamento del vallone. Si tratta del “Ponte di Annibale”, eretto da costruttori dell’area e del Maestro Sarolo. Attraversato il piano acciottolato del ponte, la strada risale fino a raggiungere l’antica “fontana delle Ripe”, unica fonte di rifornimento idrico dell’antico rione Pianello che comunque aveva raggiunto una notevole vitalità specialmente in epoca normanno-sveva, in quanto al suo interno crebbero botteghe di artigiani e maestri costruttori. Nel 2018, il Sentiero è stato candidato a Luogo del Cuore FAI.